GREENER Grade L70 “IMPERIAL”


Se la Casa Greener, nel 1912 si dotò di moderni macchinari di precisione, è ovvio che la lavorazione delle parti, da quel momento, sia stata eseguita a macchina e non più “fatta” a mano.

L’operaio, nel guidare la macchina utensile, si attiene strettamente alle quote dei disegni; ne consegue che, per ogni modello, le parti lavorate risulteranno tutte uguali fra loro.
È male da poco, perché a rendere buono e bello il fucile saranno il suo equilibrio, la qualità delle canne e dei materiali usati, i trattamenti termici, l’aggiustaggio puntiglioso delle parti, la precisione dei meccanismi e la cura manuale della finitura esterna.

Doppietta L70, costruita a mano nel 1911. 

Scomponendo questo fucile, si ha conferma che quanto detto sopra sia stato eseguito a regola d’arte, in più partendo da componenti scavati e plasmati alla maniera antica.


Una risposta

  1. Beppe ha detto:

    ottima arma , veramente molto bella di grande fascino.

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