CORTESI F.lli Vergiano

Alfredo e Virgilio Cortesi, quando accettarono di costruire questo tre canne, si trovarono nella necessità di dover riprogettare la meccanica dell’analogo fucile che il fratello Salvatore aveva realizzato e perfezionato.

Occorreva aggiungere la complicazione degli estrattori automatici e del primo  grilletto che servisse entrambe le canne superiori. L’estrazione automatica costringeva a modificare armamento e chiusure.

Questo numero due è, a parer nostro, una sorta di prototipo del numero uno destinato al committente. Una cavia, necessaria date le molte difficoltà da risolvere, sulla quale mettere a punto il complesso funzionamento dei meccanismi.