BOTTEGA F.lli – Rimini Italia


MARCA: BOTTEGA F.lli – Rimini Italia
MATRICOLA: 1054  Mod.: BOSS
CALIBRO: 12  (18,7 – 18,4) e (18,5 – 18,4)
LUNGHEZZA CANNE: cm. 68 e 72 – Kg. 1,420 e 1,453
STROZZATURA 1°set canne: 6/10 e 9/10
STROZZATURA 2°set canne: 6/10 e 8/10
CAMERE di SCOPPIO: mm. 70
LUNGHEZZA CALCIO: cm. 35,7 Dx
PESO: Kg. 3,380 e 3,413
ANNO FABBRICAZIONE: 1964
NOTE PARTICOLARI: Due paia di canne monobloc, bindelle piane, ramponi tipo Boss, bascula con piani di 52mm, chiusura Green, batterie sul ponticello, estrattori automatici, monobigrillo.
Calcio inglese grado 4, incisioni di A.Gamba e C.Tomasoni.

Giuseppe ed Eugenio Bottega, reputati armaioli per passione, hanno prodotto nel loro laboratorio di Rimini, dal dopoguerra al 1979, sessantanove fucili.
Dai sacri testi, ben poco si sa di loro, apparsi e, in breve volgere di tempo, scomparsi come una misteriosa meteora.

Il sovrapposto presentato, che porta il numero (10)54, è progettato con lucidità e costruito con maestria; tutte le parti sono ricavate dal pieno, compresi i monobloc che supportano reputate canne in acciaio Boehler Antinit N.G. che si ritiene siano state forate da Cosmi.
I ramponi sono tipo Boss con l’anteriore, però, di generose dimensioni; la chiusura Green lavora inclinata, come è giusto, la meccanica dell’eiezione lascia ammirati così come la fattura di batteria e monobigrillo.

Tanto nitore costruttivo è stato abbellito da A.Gamba e C.Tomasoni.


9 Risposte

  1. Avatar photo steni ha detto:

    Grazie Remo, è un piacere rileggerti, è vero non c’è più il forum; comunque chiunque sia interessato a commentare sui fucili di questa collezione è il benvenuto.
    Steni, Paolo e Piero

  2. Remo ha detto:

    Ho notato ora, visto che non frequento spesso il sito, che è stato eliminato il forum quindi posto qui. Complimenti vivissimi per come stai arricchendo la collezione e complimenti per il Bottega qui esposto.
    Un saluto,
    Remo

  3. Avatar photo steni ha detto:

    Buongiorno caro Zamagni, benvenuto e grazie per le informazioni.
    Letto il suo cortese contributo, per attingere a più fonti, abbiamo parlato con Nerio Cortesi (che la saluta) e con il Sig. Federico Cosmi. Così, i pareri diventano quattro.

    Gianoberto Lupi (La doppietta italiana, pag. 233 e seg. Ed. Olimpia 1978) scrive:
    I F.lli Bottega…valenti meccanici…le loro armi rappresentano un appassionato diversivo dal solito lavoro di officina. Attualmente non sono più neppure meccanici, essendosi dedicati ad altro…
    Ritengo che le armi a due canne da loro costruite siano state circa cinquanta, dal 1950 al 1967 ca. Le canne furono sempre forate per loro da Cosmi.

    Luciano Zamagni scrive al Sito: Giuseppe ed Eugenio…contadini e validissimi armaioli…Giuseppe frequentava assiduamente la bottega di Alberto Cortesi…a detta delle figlie, non sono mai stati dei meccanici…ultima arma la 1069, bancata da Eugenio nel 1981.

    Nerio Cortesi afferma: non avevano un’officina meccanica ma un podere e anche un albergo a Rimini… lavoravano i fucili in casa…Giuseppe era molto legato allo zio Alberto (che aveva bancato nel ’38 il primo sovrapposto Cortesi, fatto al modo di Lebeau) e passavano ore assieme a trafficare con bascule e meccanismi.

    Federico Cosmi, che ringraziamo per la partecipe disponibilità, ci dice: non ho ricordi di quei tempi e dubito di avere vecchi registri delle forniture di parti. Se Lupi, che ci frequentava, ha scritto che i Bottega usavano canne Cosmi, per noi è Vangelo.

    A questo punto, caro Luciano, della verità s’intravvede il nocciolo. I F.lli Bottega, esemplari della cultura armiera Tosco-Romagnola, costruivano fucili per passione incontenibile. Non essendo meccanici di mestiere (detto dalle figlie!) hanno imparato come fare dai Cortesi di Vergiano (come apprendiamo da lei e da Nerio). Le canne le fornivano i Cosmi (detto da Lupi).
    Questa è, con estrema probabilità, la sostanza. Per appurare con certezza il numero dei pezzi costruiti, chiediamo alla sua competenza maggiori ragguagli sulla bancatura dei N° 1068 e 1069 nel 1981.
    Sulle canne del fucile pubblicato nel sito non sono presenti punzoni riferibili ai Cosmi.
    Cordialmente,
    Steni, Paolo e Piero

  4. Luciano Zamagni ha detto:

    Desidero complimentarmi per il vostro sito e tutte le utilissime informazioni fornite. A tale riguardo, relativamente ai F.lli Bottega consentitemi qualche precisazioni che mi auguro vi siano utili.
    Giuseppe (il fratello maggiore) ed Eugenio lavorarono insieme sia come contadini che come validissimi armaioli. Giuseppe frequentava assiduamente la bottega di Alberto Cortesi (lui sì grande meccanico!! come dimostrato dalla sua capacità di costruire macchine molto complesse capaci di confezionare cioccolatini). In quelle visite Giuseppe cercava di carpire i segreti ed imparare come realizzare i fucili. I Bottega, a detta delle figlie, non sono mai stati dei meccanici … a meno che per meccanico non si voglia intendere l’attività di armaiolo. Hanno prodotto fucili dal dopoguerra al 1979 (data del secondo infarto di Giuseppe, che decreta la fine delle attività). Le ultime due matricole portate da Eugenio al Banco di Prova di BS nel 1981 (quando Giuseppe era gia morto), sono la 1068 e 1069. Se ne deduce che realizzarono 69 fucili !!
    Per ultimo vi chiedo gentilmente se sulle canne del sovrapposto pubblicato vi è riscontro del fatto che le canne fossero state realizzate da Cosmi ??
    Vi ringrazio per l’attenzione.
    Cordialità.
    Zamagni Luciano.
    Rimini.

  5. Gaetano ha detto:

    La matricola 1056 potrebbe essere l ultima …….

  6. Avatar photo steni ha detto:

    Ottimo Gaetano, ho parlato con Paolo che mi conferma il numero di matricola due numeri dopo il mio.
    Questo avvalora la mia tesi, è certamente una evoluzione di quello in collezione, peraltro, Paolo mi informa che questo potrebbe essere l’ultimo costruito da F.lli BOTTEGA; complimenti, bel fucile.
    Steni

  7. Gaetano ha detto:

    Bella batteria Paolo la conoscerà e saprà il numero di matricola…

  8. Avatar photo steni ha detto:

    Ciao Celtico, come sempre acuto osservatore.
    Su questo in collezione, non c’è; forse un prototipo? Sacrificio per il buon funzionamento del mono-bigrillo?
    In realtà, come vedrai dalla foto che allego e che non fa parte di questa collezione, esiste un mono-bigrillo con stanghetta di sicurezza.
    Mi piacerebbe conoscere il numero di matricola di quest’ultimo, per datare il processo di costruzione e tirare delle conclusioni.
    Come tu saprai, dei Bottega di Rimini ben poco è dato a conoscere, ti sarei grato se potessi darmi darmi ulteriori notizie.
    Un caro saluto.

  9. Celtico ha detto:

    Ciao Steni,
    dov’è finita la stanghetta di sicurezza di questo bel Bottega?

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